AGRIBERTOCCHI: SCONFITTA NELLA TRASFERTA DI VERONA
L’AgriBertocchi Orzinuovi è costretta a chinarsi al cospetto della Scaligera. La truppa di coach Fabio Corbani, infatti, sfiora l’impresa, ma paga un primo quarto che, alla lunga, è risultato decisivo.
Pronti, partenza e Mekowulu apre le danze mediante un’entrata acrobatica, a cui Jones, dotato di un’eccellente forza fisica, risponde tramite una conclusione in sospensione dopo avere preso contatto con Mekowulu.
La partita segue i binari della bassa tensione, dove nessuna delle formazioni è in grado di trovare con continuità il fondo del secchiello, mentre Carenza fa sentire la propria voce a rimbalzo difensivo, sebbene Candussi crei scompiglio nel pitturato orceano (15-8 al 5’).
E’ proprio il centro scaligero, nella seconda metà del primo quarto, a salire in cattedra, mostrando tutto il proprio repertorio tecnico, basato sopra un indiscutibile uso del piede perno, e gettando le basi per la prima fuga casalinga (19-10).
Coach Corbani decide di fermare il tempo, inserendo sul parquet forze fresche come Galmarini, che ingaggia una lotta con Jones, e capitan Parrillo, nella speranza di alzare in ritmo difensivo. Nonostante questo la Tezenis scrive altri cinque punti al tabellone, sfruttando alcune amnesie della retroguardia biancoblu e le basse percentuali al tiro di Orzinuovi (24-15 al 10’).
La seconda frazione è inaugurata da una tripla di Bossi, puro ossigeno nei polmoni dell’AgriBertocchi, la quale, però, mostra ancora qualche segnale di poca lucidità, specialmente in fase di costruzione, quando vengono persi o sporcati alcuni palloni che avrebbero meritato migliori fortune. Carenza, abile sia dentro che fuori il pitturato, prova a dare una scossa al sodalizio orceano, completando un gioco da tre punti e mantenendo l’AgriBertocchi sotto le venti lunghezze di vantaggio (41-23 al 15’).
Tuttavia Jones e Udom, molto tonico in area, non sono dello stesso avviso e proseguono a martellare il ferro nemico. Bossi, proprio nel momento di massima difficoltà, in seguito ad un furto di Parrillo, estrae il coniglio dal cilindro, che vale un gioco da quattro punti concretizzato. Il manipolo di coach Fabio Corbani sembra ritrovare lo smalto perso e, grazie ad una tripla frontale di Parrillo rientra di prepotenza in carreggiata (47-42).
La Scaligera accusa il colpo affidandosi alle iniziative personali di Jones smarrendo quella fluidità nella circolazione di palla che aveva contrassegnato la loro manovra per larghi tratti dei primi venti minuti (51- 46 al 20’). Il terzo periodo non inizia nel migliore dei modi per Parrillo e compagni. Infatti Bossi prima perde la maniglia in fase di impostazione, e poi Negri conclude con un tiro troppo soffice. Piove sul bagnato per l’AgriBertocchi.
La terna arbitrale, dopo alcune proteste legittime e giustificabili, commina un fallo tecnico a coach Fabio Corbani, pretesto che rigetta le fondamenta per un nuovo strappo veneto, rintuzzato dai canestri di Miles, piuttosto in ombra, e da una bimane di Mekowulu costringendo lo staff tecnico della Tezenis a chiamare un timeout (65-54 al 25’).
Verona non si disunisce e, trascinata dall’esperienza di Rosselli, molto incisivo a rimbalzo, riprende la corretta tramontana. Bossi, intrepido a battagliare su ogni pallone vagante e nel cercare di mettere la museruola a Tomassini, e Miles, pronto a mettere pressione nei confronti del diretto concorrente coprendo le linee di passaggio, sono lontani dall’ammainare bandiera bianca gettando in campo la giusta “garra” (69-66 al 30’).
L’ultimo quarto vede Mekowulu sparigliare le carte con una bomba pesantissima che vale l’aggancio orceano (69-69). Giocata che risulta essere benzina per il motore dell’AgriBertocchi, che in un breve lasso di tempo, complici le prodezze di Bossi e Miles, acquisisce il massimo vantaggio della gara (69-75).
La Scaligera, formazione costruita per tentare il salto di categoria, è dura a soccombere e rosicchia punti dalla lunetta ed in contropiede con Hasbrouck (73-76 al 35’).
Tomassini non si scompone e, ravvisando segni di cedimento biancoblu, opera l’aggancio con una tripla (76-76). Gli ultimi scampoli del match sono un’autentica gazzarra, caratterizzata da un ritmo forsennato, dove tutti gli schemi da ambo le parti sono saltati.
E’ ancora Parrillo a dare nuova linfa ad Orzinuovi, capace di concretizzare al massimo con una tripla dall’angolo un’ottima azione corale. Rosselli, a meno di un minuto dalla sirena finale, fredda Orzinuovi, mentre Hasbrouck è glaciale dalla lunetta portando in cascina la vittoria.
Queste le parole di coach Fabio Corbani in conferenza stampa: “Credo che la partita sia stata indirizzata dall’energia e dalla difesa che Verona ha messo nel primo quarto di gioco. A questa energia non siamo riusciti a rispondere innanzitutto con altrettanta energia, che sarebbe stata indispensabile visto il corpo dei giocatori avversari. Abbiamo risposto con ordine e scelte corrette, ma un po’ di frenesia è stata la non risposta al primo quarto di Verona. Adesso noi siamo una squadra. Abbiamo comunque avuto una reazione vera, una reazione tecnica importante. Abbiamo cercato di fare cose non previste, dove Verona era pronta a fare cambi difensivi e mettere il corpo sulle nostre collaborazioni a due. Abbiamo cercato di giocare un po’ più liberi e fuori dalle nostre tracce con ordine e spaziature corrette. Questo è un club serio, che ha passione e prospettiva. I giocatori sono seri altrettanto e faccio loro i complimenti”.
TEZENIS SCALIGERA VERONA 90
AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI 88
TEZENIS SCALIGERA VERONA: Beghini ne, Guglielmi ne, Tomassini 10, Loschi 8, Candussi 18, Jones 22, Prandin 2, Rosselli 5, Udom 6, Morgillo ne, Hasbrouck 22. Allenatore: Diana.
AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI: Bossi 21, Siberna, Miles 18, Parrillo 12, Varaschin ne, Guerra ne, Galmarini, Negri 7, Carenza 3, Mekowulu 27. Allenatore: Corbani.
PARZIALI(24-15;27-3;18-20;21-22).
ARBITRI: Pierantozzi, Ferretti e Miniati.