Intervista al DS Alessandro Muzio
Terminata ormai la stagione 2017/2018, che ha visto l’Agribertocchi Walcor Orzinuovi retrocedere in Serie B, abbiamo fatto due chiacchiere con il DS Alessandro Muzio per parlare della stagione appena conclusa e del futuro dell’Orzibasket.
Ale Muzio: “La priorità è il palazzetto.”
Chiuso il capitolo di questa stagione, ora bisogna incominciare a pensare alla prossima annata: come intendete ripartire e quali saranno gli obiettivi futuri? “In questo momento stiamo seguendo la situazione del palazzetto che è diventata il punto di partenza per programmare le prossime stagioni della pallacanestro a Orzinuovi.
Siamo fiduciosi che i lavori possano iniziare quanto prima per aver al più presto un palazzetto degno del nostro paese e delle nostre ambizioni future.” Quest’anno, sportivamente parlando, è stata una stagione da dimenticare.
Quanto ha influito aver dovuto giocare sempre al San Filippo?“Giocare al San Filippo è stato veramente penalizzante, ma era l’unica strada percorribile per poter giocare la Serie A2. Purtroppo gli scarsi risultati che abbiamo ottenuto, sommati ai chilometri che separano il nostro paese da Brescia, hanno raffreddato gradualmente l’entusiasmo dei nostri tifosi. Sarà importante per il futuro tornare a far appassionare i nostri sostenitori costruendo una squadra che in primis abbia voglia di lottare su ogni pallone.”
Cosa pensi che ci sia da salvare della stagione appena conclusa? “Purtroppo della stagione passata c’è ben poco da salvare, sottolinerei l’importanza di aver portato la squadra nella seconda serie nazionale: per un paese di 12500 anime non è per niente male. Per il resto dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo commesso e farne tesoro per un futuro in cui speriamo di avere la bravura e la fortuna di tornare a questo livello.”
Avete già in mente che tipo di squadra formare per la prossima stagione? “Il nostro obiettivo per la prossima stagione è quello di formare una squadra composta da giocatori che sposino al 100% il “progetto Orzibasket”, che siano in grado di lottare in ogni partita e che abbiano bene in mente l’importanza della maglia che indossano.
Abbiamo un debito da pagare nei confronti dei nostri tifosi: vogliamo che tornino al palazzetto felici di farlo e consapevoli che andranno a vedere un bello spettacolo.”